Come molte tecnologie premoderne, non si sa quando o dove apparve il primo trabucco. A differenza dell’artiglieria antica, che si basava sulla torsione per fornire la forza balistica, i trabuzienti medievali utilizzavano una più semplice azione di leva per spingere i proiettili. Come un’altalena, una volta che un lato della leva veniva portato con forza a terra, tirando delle corde (trabucchi a trazione) o un peso (trabucchi a contrappeso), un proiettile – più comunemente una pietra – veniva rilasciato da una fionda collegata all’altro lato.

Il trabucco a trazione ebbe probabilmente origine in Cina tra il quinto e il terzo secolo a.C. Quando fu introdotto in Occidente, e da chi, è sconosciuto. I trabuchi potrebbero essere stati usati dalle tribù germaniche che attaccavano l’impero romano, ma prove più affidabili provengono da un testimone oculare dell’assedio avaro-slavo di Salonicco nel 597 e da fonti islamiche del tardo settimo secolo.

Il trabucco a contrappeso, anch’esso un’invenzione cinese, sostituì il trabucco a trazione a metà del XII secolo e rimase in uso fino al XV secolo. Era in grado di scagliare un proiettile fino a 300 metri, ma l’arco ripido del suo volo limitava l’efficacia contro le fortificazioni. Questo ha portato all’idea che i trabucchi fossero usati principalmente per lanciare oggetti oltre le mura, tra cui carcasse di animali malati o teste di uomini catturati.