Il diabete: Possiamo insegnare al corpo a guarire se stesso?

Ago 13, 2021
admin

Ogni cellula del corpo si sviluppa per servire una funzione particolare, ma l'”identità” che alcune cellule assumono non è sempre definitiva, come notano i ricercatori dello studio attuale.

Invece, alcune cellule adulte sono in grado di adattarsi e spostarsi e possono potenzialmente sostituire le cellule con altre funzioni che sono morte o danneggiate.

” le cellule non sono differenziate terminalmente ma mantengono un certo potenziale di plasticità anche negli organismi superiori”, notano i ricercatori.

Le cellule potrebbero cambiare e adattarsi in seguito a lesioni o stress per compensare la perdita di altre cellule vicine. Tuttavia, gli scienziati stanno ancora cercando di ottenere una migliore comprensione di come e quando questo accade, dal momento che questo processo ha un importante potenziale nella medicina rigenerativa.

Nello studio attuale, i ricercatori sono stati in grado, per la prima volta, di scoprire alcuni dei meccanismi chiave che consentono alle cellule di “cambiare” identità, guardando specificamente al pancreas alfa e beta-cellule in un modello di topo.

Hanno trovato che le cellule alfa rispondono a segnali complessi che ricevono dalle cellule vicine nel contesto della perdita di cellule beta. Circa il 2% delle alfa-cellule può quindi “riprogrammarsi” e iniziare a produrre insulina.

Utilizzando un composto in grado di influenzare la segnalazione cellulare nel pancreas, i ricercatori potrebbero aumentare il numero di cellule che producono insulina del 5%. Anche se questo può essere un numero relativamente piccolo, è un primo passo significativo nell’apprendimento di come esercitare il potenziale del corpo stesso per combattere il diabete.

“Se otteniamo maggiori conoscenze sui meccanismi dietro questa flessibilità cellulare, allora potremmo eventualmente controllare il processo e cambiare le identità di più cellule in modo che più insulina può essere prodotta”, dice Ghila.

Tali scoperte, aggiungono i ricercatori, contribuiranno a potenziare i trattamenti, non solo per le malattie metaboliche come il diabete, ma anche per altre condizioni, tra cui l’Alzheimer, dove la funzione di specifiche cellule cerebrali diventa compromessa.

“La capacità delle cellule di cambiare identità e funzione, può essere una scoperta decisiva nel trattamento di altre malattie causate dalla morte cellulare, come il morbo di Alzheimer, e i danni cellulari dovuti agli attacchi di cuore.”

Luiza Ghila

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