The greeting of peace-security (al-salamu alaykum): uncovering the basis of Islamic peace

Giu 21, 2021
admin

Una caratteristica distintiva dei musulmani è lo scambio di saluti salutando l’altro con al-salamu alaykum!–con la risposta … wa alaykum al-salam! Questo è solitamente tradotto come “la pace sia su di voi!” e “e su di voi la pace!” (Questa è una forma abbreviata della frase più completa; vedi sotto.) Qui salam è normalmente inteso oggi come ‘pace’, mentre il suo senso potrebbe essere meglio reso: ‘saluti di sicurezza-pace’. Questo saluto è conosciuto come tahiyyat al-islam, ‘il saluto dell’Islam’, e trasmette l’augurio per l’altra persona che Dio le conceda una lunga vita di successo in pace e al sicuro dal male. Quando il cugino paterno del Profeta, Jafar b. Abi Talib, nel 615 (sette anni prima della migrazione del Profeta a Medina nel 622) descrisse l’essenza della guida islamica all’imperatore etiope, il ‘Negus’ (al-Najasht) della letteratura islamica, alla sua corte ad Axum, Ja’far sottolineò questo ‘saluto dell’Islam’ come una nuova pratica specifica della loro religione. Un esame più attento di questa importante frase espressa frequentemente sulle labbra dei musulmani, rivela quanto siano veramente inseparabili le concezioni di sicurezza e di pace nell’esperienza islamica.

Saluti nella preghiera

Un uso parallelo di questo famoso saluto si verifica alla conclusione stessa della preghiera rituale dell’Islam con il doppio saluto di taslim, prima a destra e poi a sinistra, che segna il completamento del salat formale. L’atto del taslim comporta la doppia ripetizione della frase completa: al-salamu ‘alaykum wa rahmat Allahi wa barakatuhu, “La pace-sicurezza sia su di voi, e la misericordia di Dio e la sua benedizione”. Questa parola taslim deriva dalla radice verbale araba II sallama (‘fare o rendere i saluti di pace-sicurezza’), come nella formula di lode e benedizione invariabilmente invocata quando si menziona il Profeta Muhammad – vedi Corano 33:56, “Dio e i Suoi angeli benedicono il Profeta; o voi che credete, anche voi lo benedite e gli rendete i saluti di pace-sicurezza” ( sallu ‘alayhi wa sallimu tasliman). (1) L’elogio frequentemente pronunciato lodando il Messaggero di Dio Muhammad–“Che Dio lo benedica e gli dia pace” (salla llahu alayhi wa sallam)–confonde sincere benedizioni e speranze che il Profeta goda della più alta ricompensa e beatitudine nell’Aldilà, cioè in Paradiso. Dovremmo ricordare che la frase dar al-salam, ‘La dimora della pace-sicurezza’, si riferisce al Paradiso. Il Corano 10:25 afferma che: “Dio invita alla Dimora della Pace-Sicurezza e guida chi vuole sulla retta via” (wa ‘llahu yad’u ila dari ‘l-salami wa yahdi man yasha’u ila siratin mustaqimin). I fedeli che guadagnano l’ingresso al Paradiso operando buone azioni raggiungono l’amicizia con Dio, come afferma il Corano 6:127: “Per loro c’è la dimora della pace con il loro Signore, ed Egli è il loro amico a causa di ciò che hanno compiuto”.

Il taslim è sempre preceduto dalla “benedizione dei saluti” (al-tahiyyat) (2) che fa parte integrante delle preghiere rituali, in cui vengono pronunciati saluti e lodi su Dio, mentre i “saluti di pace” vengono dichiarati sul Profeta e sui giusti adoratori di Dio. Nella sua forma più completa alla fine della…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.