Teologia filosofica

Set 10, 2021
admin

La relazione tra teologia e filosofia è stata a lungo dibattuta e discussa nella tradizione cristiana. Tertulliano, un influente teologo e apologeta paleocristiano, credeva che la filosofia avesse poco a che fare con la teologia, sostenendo che l’uso della filosofia spesso corrompeva la teologia, portando a credenze non ortodosse che non erano fondate nella tradizione cristiana antica. Egli pose notoriamente la domanda “Che cosa ha a che fare Atene con Gerusalemme?” (Atene simboleggiava l’approccio filosofico a causa del suo ruolo di centro leader della filosofia ellenistica, mentre Gerusalemme rappresentava il cristianesimo a causa del suo ruolo di importante luogo e centro intellettuale della chiesa primitiva). Altri leader, tuttavia, vedevano una relazione più stretta tra filosofia e teologia. Giustino Martire guardava a persone come Eraclito e Socrate come in possesso della luce divina della rivelazione e li riteneva veri filosofi. Giustino vedeva il cristianesimo come la vera filosofia e sosteneva il cristianesimo usando metodi e terminologia filosofici. Sant’Agostino, che divenne uno dei teologi più influenti della storia e le cui opere gettarono le basi per gran parte della filosofia occidentale (così come gran parte della teologia occidentale), abbracciò un approccio più mediocre e moderato, sostenendo che la filosofia e la teologia spesso si completano a vicenda e allo stesso tempo avvertendo che la filosofia non dovrebbe essere sempre usata nel discorso teologico. Le discipline della filosofia e della teologia sono state spesso collegate, con teologi e filosofi che hanno interagito e discusso questioni simili e talvolta sovrapposte. La filosofia ha giocato un ruolo chiave nella formazione della teologia occidentale. Tommaso d’Aquino, uno dei filosofi e teologi più influenti della storia, per esempio, prese in prestito molti dei suoi concetti da Aristotele. La Scolastica ha dominato sia il paesaggio filosofico che quello teologico nel Medioevo, con teologi come l’Aquinate, Anselmo di Canterbury, Duns Scoto, Guglielmo di Ockham, Pietro Abelardo, Bonaventura e Alberto Magno che hanno giocato un ruolo chiave sia nella filosofia che nella teologia.

In tempi moderni, Anthony Thiselton ha mostrato nel suo Fusion of Horizons il ruolo che la filosofia ha giocato nell’interpretazione delle scritture, cioè nel campo dell’ermeneutica. La filosofia fornisce griglie interpretative per l’apprensione della rivelazione. Ci sono altri, come Sadhu Sundar Singh, per esempio, che credono che sia l’illuminazione dello Spirito Santo a dare il significato più vero della rivelazione. Eppure, non si può non vedere che le griglie culturali giocano un ruolo importante nello sviluppo della teologia.

Molti filosofi contemporanei continuano a scrivere e argomentare da una prospettiva cristiana, con concetti cristiani alla base del loro lavoro filosofico. Negli ultimi decenni alcuni dei più noti filosofi che hanno scritto da una prospettiva cristiana sono Alvin Plantinga, Alasdair MacIntyre, William Lane Craig, Jean-Luc Marion, Paul Tillich, Charles Taylor, Richard Swinburne e James K. A. Smith.

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