Strumenti per lo screening dei disturbi alimentari

Lug 26, 2021
admin

Con così tante tendenze di salute e requisiti dietetici diversi, può essere difficile dire cosa è sano e cosa può segnalare un problema più serio. Non è sempre facile individuare un disordine alimentare poiché non sempre è associato al basso peso e certi comportamenti possono sembrare una parte normale della dieta.

Gli strumenti e i questionari per lo screening dei disordini alimentari possono aiutare a identificare segni e sintomi che indicano che una persona ha un disordine alimentare. Gli strumenti di screening per i disturbi alimentari possono aiutare a identificare una persona che sta lottando e permetterle di ottenere un trattamento appropriato.

Tabella del contenuto

Il questionario SCOFF

Il questionario SCOFF è uno strumento breve e facile da usare per valutare la presenza di anoressia e bulimia. Il questionario comprende cinque domande relative all’autocontrollo, alla perdita di peso, all’immagine corporea e al ruolo del cibo nella vita di una persona.

Le domande incluse nel questionario SCOFF ricevono un punteggio di uno per le risposte “sì” e zero punti per le risposte “no” a una domanda. Un punteggio di due punti o più su cinque suggerisce un disturbo alimentare. Il questionario SCOFF è utile per identificare potenziali casi di disturbi alimentari, ma non dovrebbe essere usato da solo per diagnosticare formalmente una condizione.

Eating Disorder Screening for Primary Care

Eating disorder screening for primary care (ESP) è un insieme di cinque domande prese da altri questionari. Si tratta di uno strumento facile e veloce che i medici possono usare nella loro pratica generale per capire se un disturbo alimentare può essere presente.

L’ESP chiede informazioni sui comportamenti alimentari e sulla storia familiare e personale del paziente di disturbi alimentari. Mentre questo strumento può essere un primo passo utile, dovrebbe essere seguito da un test psicologico completo se si sospetta un disturbo alimentare. Se un disturbo alimentare sembra probabile dopo aver completato un ESP, un medico spesso riferirà un paziente in avanti ad uno psichiatra per test e diagnosi più completi.

Test degli atteggiamenti alimentari

Il Test degli atteggiamenti alimentari (EAT-26) è uno strumento di screening di 26 domande che pone domande che rientrano in tre categorie generali. Queste categorie includono l’immagine distorta del corpo, il peso corporeo, il comportamento bulimico e l’autocontrollo. Questo questionario permette un quadro completo dei sintomi e dei comportamenti.

Un punteggio di 11 è considerato suggerire la presenza di un disturbo alimentare.

Questionario per la diagnosi del disturbo alimentare

Il Questionario per la diagnosi del disturbo alimentare (Q-EDD) è stato progettato per catturare i criteri diagnostici per i disturbi alimentari inclusi nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM), quarta edizione.

I test iniziali di questo questionario hanno dimostrato che è un test affidabile, e si confronta bene con un colloquio diagnostico da parte di un medico. Tuttavia, dall’aggiornamento al DSM-5 nel 2013, il questionario non riflette necessariamente i criteri diagnostici più attuali.

Per esempio, il DSM-5 include nuovi disturbi alimentari rivisti come il disturbo da abbuffate o il disturbo alimentare non altrimenti specificato (EDNOS). Usare il Q-EDD per lo screening dei disturbi alimentari può non riuscire a catturare tutti i disturbi alimentari attualmente riconosciuti, quindi è meglio usare un questionario che rifletta i recenti cambiamenti diagnostici.

Eating Disorder Examination

L’Eating Disorder Examination (EDE) è un’intervista diagnostica che riflette gli attuali criteri diagnostici DSM-5 per i disturbi alimentari. È anche disponibile in The Eating Disorder Examination Questionnaire (EDE-Q). Entrambi sono considerati strumenti di screening gold-standard.

L’esame e i questionari sono consegnati in modo leggermente diverso. L’EDE è consegnato da un clinico, come uno psichiatra, in un colloquio. L’EDE-Q può essere completato da un paziente da solo, ma avere un clinico vicino per spiegare i concetti o rispondere alle domande può essere utile.

Entrambi l’intervista e il questionario includono quattro sottoscale o categorie relative ai sintomi dei disturbi alimentari. Queste categorie includono costrizione, preoccupazione per il cibo, preoccupazione per la forma e preoccupazione per il peso. Questo strumento di screening fa anche domande sui comportamenti dei disordini alimentari, come l’uso di lassativi, quanto spesso si verificano abbuffate o se un paziente fa esercizi eccessivi. Queste informazioni possono aiutare i medici a fornire una diagnosi più specifica e accurata.

L’EDE e l’EDE-Q sono le migliori opzioni per lo screening dei disturbi alimentari.

L’importanza dello screening dei disturbi alimentari

Lo screening dei disturbi alimentari può aiutare a capire la differenza tra un comportamento sano e un disturbo serio che richiede un trattamento.

Importante, lo screening dei disturbi alimentari può aiutare a fare in modo che un paziente riceva la diagnosi giusta. Ottenere la diagnosi corretta è importante per determinare il miglior trattamento e può migliorare le possibilità di recupero di un paziente.

Le persone che sono preoccupate per i loro comportamenti alimentari o pensano di avere un disturbo alimentare possono completare un semplice questionario. Un questionario è un primo passo utile per valutare se i tuoi sintomi potrebbero suggerire un disturbo alimentare. Tuttavia, è importante ricevere una valutazione completa da un professionista esperto. Una diagnosi formale di solito richiede una combinazione di valutazione fisica e un colloquio psicologico.

Lo screening dei disturbi alimentari è un primo passo importante per identificare un problema e chiedere aiuto. Se stai lottando con un disturbo alimentare collegato a un disturbo da uso di sostanze, The Recovery Village può aiutarti. Contatta oggi stesso per fare il primo passo verso un futuro più sano.

  • Fonti

    Siervo, M; et al. “Applicazione dei questionari SCOFF, Eating Attitude Test 26 (EAT 26) e Eating Inventory (TFEQ) in giovani donne in cerca di dieta-terapia”. Eating Weight Disord, 2005. Accessed September 23, 2019.

    Orbitello, B. “L’EAT-26 come strumento di screening per i frequentatori di unità di nutrizione clinica.” International Journal of Obesity, 2006. Accessed September 23, 2019.

    Morgan, J F; et al. “The SCOFF questionnaire: a new screening tool for eating disorders.” The Western Journal of Medicine, 2000. Accessed September 23, 2019.

    Berg, Kelly C; et al. “Psychometric evaluation of the eating disorder examination and eating disorder examination-questionnaire: a systematic review of the literature.” The International Journal of Eating Disorders, 2012. Accessed September 24, 2019.

    Cotton, Mary-Anne; et al. “Four simple questions can help screen for eating disorders.” Journal of General Internal Medicine, 2003. Accessed September 24, 2019.

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