Saggio di stabilità chimica

Nov 13, 2021
admin

Domande e risposte sulla stabilità chimica

Si prega di fornire una panoramica del saggio di stabilità chimica di Cyprotex.

Il saggio di stabilità chimica misura la degradazione di un composto mediante processi non enzimatici. Ciò può essere causato da diversi meccanismi, i più comuni sono l’idrolisi, l’ossidazione o la degradazione catalizzata dalla luce.

Il composto di prova (concentrazione finale di incubazione = 5µM) viene incubato con il tampone appropriato. I campioni vengono rimossi in 5 momenti diversi in metanolo freddo come il ghiaccio. La concentrazione del composto di prova viene quantificata mediante LC-MS/MS. La percentuale di composto di prova rimanente (rispetto al punto di tempo 0 min) ai singoli punti di tempo viene quindi riportata.

Perché è importante la stabilità chimica del composto?

La somministrazione orale è la via di scelta per i nuovi farmaci. I composti devono essere chimicamente stabili ai bassi valori di pH osservati nello stomaco perché questa sia una via accettabile. Pertanto, sapere se un composto è stabile a pH 2 è un’informazione utile per prevedere se la somministrazione orale può rappresentare un problema.

Molti screening in vitro vengono eseguiti a pH fisiologico per imitare la situazione in vivo. Se il composto è instabile a pH 7.4, i campioni generati negli schermi in vitro possono decadere rapidamente prima dell’analisi. Situazioni come queste possono essere lunghe e costose da risolvere.

Ci sono due aree principali di preoccupazione. In primo luogo, se un composto si degrada in un prodotto di degradazione tossico, e in secondo luogo, mantenere una formulazione terapeuticamente efficace.

La formulazione, la conservazione e il confezionamento dei farmaci possono diventare importanti per i composti chimicamente instabili. Alterare il pH della formulazione, rimuovere l’umidità dalla formulazione, conservare a temperature più basse o proteggere il farmaco dalla luce possono essere tutte misure per ridurre la degradazione chimica.

La stabilità chimica può essere studiata a diversi valori di pH?

Il test di stabilità chimica può essere eseguito a qualsiasi pH. I pH comunemente usati sono pH 2, pH 6 e pH 10. Possiamo anche studiare la stabilità in una gamma di tamponi come il liquido intestinale simulato (SIF) e il liquido gastrico simulato (SGF) e anche a temperatura ambiente o a 37ºC.

Come interpretare i dati del test di stabilità chimica?

Ovviamente, un composto molto instabile è problematico e può precludere lo sviluppo. La decisione se procedere con un composto può essere basata sulla via di somministrazione prevista, l’entità del decadimento, la ragione dell’instabilità e se le procedure possono essere messe in atto per ridurre il decadimento. Tipicamente, un composto è classificato come instabile se la % di composto rimanente al punto di tempo di 120 minuti è inferiore all’85% del punto di tempo di 0 minuti.

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