Durante le prime parti della Parte 2, l’Akatsuki cattura Gaara ed estrae da lui Shukaku, sigillato nella Statua di Gedo. Questo fa sì che Gaara muoia prima che le squadre di Konoha possano arrivare a salvarlo. Dopo che l’Akatsuki è stato affrontato, Lady Chiyo usa la tecnica sviluppata da lei e dalla Brigata dei Burattini della Sabbia Nascosta chiamata Reincarnazione della propria vita che usa la forza vitale dell’utente per riportare in vita un’altra persona, uccidendo l’utente nel progresso. Questa tecnica è stata originariamente sviluppata come un mezzo per dare vita alle marionette, un modo per Chiyo di ridare a Sasori la sua famiglia.

Da questo momento in poi, Shukaku fu sigillato all’interno della Statua di Gedo e divenne le Dieci Code e successivamente fu sigillato all’interno di Obito quando assunse il manto come Jinchūriki delle Dieci Code. Shukaku fu poi liberato da Obito con gli sforzi combinati di Naruto, Sasuke e Gaara, poiché Gaara aveva ancora una certa connessione con Shukaku e fu quindi in grado di collegarsi con il suo chakra e tirarlo fuori da Obito. Shukaku fu poi successivamente sigillato all’interno di Madara Uchiha quando divenne il Jinchūriki delle Dieci Code. Una parte di Shukaku fu poi estratta da Madara da un Obito appena riformato e data a Naruto insieme al chakra dei restanti Bijuu.

Dopo la guerra e la sconfitta di Kaguya, Shukaku insieme agli altri Bijuu furono liberati dalla statua di Gedo e lasciati liberi di vagare in qualsiasi casa volessero, purché non causassero distruzione e caos. Shukaku partì con Gaara per vagare nel deserto della Terra del Vento e per lavorare insieme alla Sabbia Nascosta come un Bijuu libero senza Jinchūriki.