Martin Waldseemüller

Dic 15, 2021
admin

Martin Waldseemüller è nato a Radolfzell sul Bodensee e si è iscritto all’Università di Friburgo nel 1490. Gran parte della prima vita di Waldseemüller è oscura. Egli viene alla luce per la prima volta come membro del gruppo di studiosi umanisti e geografi che prosperò alla corte del duca René II di Lorena e influenzò l’interesse tedesco del 16° secolo per la geografia. Le notizie delle scoperte nel Nuovo Mondo viaggiarono rapidamente nell’Europa transalpina, e l’Alsazia e la Lorena divennero presto importanti centri di interesse e di studio delle scoperte e delle loro conseguenze.

Quando le copie delle lettere di Amerigo Vespucci arrivarono a corte, generarono ancora più interesse nel Nuovo Mondo, e nel 1507 Waldseemüller pubblicò un volume chiamato Cosmographiae introductio, che conteneva una descrizione del Nuovo Mondo così come una traduzione delle lettere di Vespucci. Cercando un nome per le nuove terre, Waldseemüller (che allora non aveva sentito parlare di Cristoforo Colombo) suggerì di chiamarle America, come Vespucci. Anche se Waldseemüller suggerì in seguito una revisione quando divenne consapevole del ruolo di Colombo nelle scoperte, il suo suggerimento originale era diventato troppo popolare. L’America rimase la denominazione comune per i nuovi continenti, e Waldseemüller mantenne il soprannome di “padrino dell’America”

Anche nel 1507, Waldseemüller pubblicò un altro lavoro che avrebbe avuto un’immensa influenza sulla cartografia successiva, il suo grande mappamondo. Questa carta xilografica, incisa su 12 blocchi, divenne uno dei primi esempi di interesse umanistico per la cartografia del Nuovo Mondo. Nello stesso anno Waldseemüller costruì anche un mappamondo. Per i successivi 30 anni questi furono gli esempi standard del loro genere. Nel 1511 Waldseemüller fece una mappa su larga scala dell’Europa e nel 1513 fece nuove mappe per la grande edizione di Strassburg delle opere di Tolomeo.

J. H. Parry caratterizzò il lavoro di Waldseemüller come segue: egli fu “un’importante figura di transizione nella storia della cartografia. Non era uno scienziato originale, ma un interprete enciclopedico e intelligente. Le sue mappe, il suo globo e la sua Cosmographiae introductio formano un impressionante corpo di geografia vecchia e nuova che in qualche misura anticipò l’opera altrettanto popolare e ancora più fruttuosa di Mercatore”. Waldseemüller fu anche un esempio di un tipo di intellettuale il cui lavoro nei secoli XVI e XVII avrebbe contribuito alla divulgazione del considerevole corpo di conoscenze sul mondo e sull’uomo che doveva essere diffuso, assorbito e utilizzato da un pubblico sempre più vasto.

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