L’ipoglicemia acuta nell’uomo provoca disfunzione attenzionale mentre l’intelligenza non verbale è conservata
Obiettivo: L’ipoglicemia indotta sperimentalmente nell’uomo causa una disfunzione cognitiva progressiva ma reversibile, ma non si sa fino a che punto i test neuropsicologici indicizzino le capacità di funzionamento cognitivo che sono importanti nella vita quotidiana. Questo studio esamina gli effetti dell’ipoglicemia acuta indotta da insulina sull’attenzione e l’intelligenza negli esseri umani non diabetici.
Disegno e metodi di ricerca: Un clamp iperinsulinemico del glucosio è stato utilizzato per ottenere un’euglicemia controllata (4,50 mmol/l) e un’ipoglicemia (glicemia 2,59 mmol/l) in 20 volontari sani. I soggetti sono stati studiati in due occasioni in un ordine controbilanciato. Durante ogni condizione di studio, i soggetti hanno completato test paralleli di funzione cognitiva. La funzione cognitiva è stata valutata mediante il Test di attenzione quotidiana e le matrici progressive di Raven.
Risultati: L’ipoglicemia ha indotto un deterioramento significativo nei test sensibili all’attenzione selettiva sia visiva che uditiva. Durante l’ipoglicemia, la flessibilità attenzionale è peggiorata e la velocità di elaborazione delle informazioni è stata ritardata. L’attenzione sostenuta è stata conservata e i punteggi di intelligenza non si sono deteriorati durante l’ipoglicemia.
Conclusioni: Durante l’ipoglicemia, si verifica un deterioramento significativo nelle abilità attenzionali, mentre l’intelligenza fluida è conservata. Sulla base di questi risultati, si può supporre che molti compiti di attenzione complessi rilevanti per la vita quotidiana sono compromessi durante l’ipoglicemia moderata.