Lingua pāli
Lingua pāli, lingua classica e liturgica del canone buddista Theravāda, una lingua indo-ariana media di origine nord-indiana. Nel complesso, il Pāli sembra strettamente legato ai vecchi dialetti indo-ariani vedici e sanscriti, ma apparentemente non discende direttamente da nessuno di questi.
L’uso del Pāli come lingua canonica buddista avvenne perché il Buddha si oppose all’uso del sanscrito, una lingua dotta, come veicolo dei suoi insegnamenti e incoraggiò i suoi seguaci ad usare i dialetti vernacolari. Col tempo, i suoi detti trasmessi oralmente si diffusero attraverso l’India fino allo Sri Lanka (III secolo a.C. circa), dove furono scritti in Pāli (I secolo a.C.), una lingua letteraria di origine vernacolare piuttosto mista. Il pāli divenne infine una lingua venerata, standard e internazionale. La lingua e il canone Theravāda conosciuto come Tipiṭaka (sanscrito: Tripiṭaka) furono introdotti in Myanmar (Birmania), Thailandia, Cambogia, Laos e Vietnam. Il pāli si estinse come lingua letteraria nell’India continentale nel XIV secolo, ma sopravvisse altrove fino al XVIII.