La caratteristica più significativa e determinante dei disturbi di personalità: Difficoltà interpersonali
I problemi con le relazioni interpersonali sono comuni a tutti i disturbi di personalità. Gli esperti considerano queste difficoltà interpersonali come la caratteristica più significativa e determinante che tutti i disturbi di personalità condividono.
Quasi logicamente, le tre caratteristiche determinanti descritte sopra (cioè, problemi con il pensiero, la regolazione delle emozioni e degli impulsi) causano significative difficoltà interpersonali. Questi pensieri, sentimenti e comportamenti problematici convergono per creare un impatto molto negativo sulla capacità delle persone di adempiere ai ruoli sociali e sulla loro capacità di formare e mantenere relazioni sane e gratificanti.
In precedenza, abbiamo suggerito che due caratteristiche fondamentali del disturbo di personalità, la regolazione affettiva (emotiva) e la regolazione degli impulsi, potrebbero essere comprese lungo un unico continuum di regolazione. Ad un polo di questo continuum di regolazione c’è un’estrema sovra-regolazione (dell’emozione e/o dell’impulsività), mentre all’altro polo c’è un’estrema sotto-regolazione (dell’emozione e/o dell’impulsività). In altre parole, c’è una singola dimensione di regolazione che va da molto alta a molto bassa, con i disturbi di personalità che cadono ad ogni estremità del continuum, e le personalità sane che cadono da qualche parte nel mezzo di questi due estremi.
Tuttavia, i problemi interpersonali associati ai disturbi di personalità sono un po’ diversi. Invece di una singola dimensione, alcuni esperti credono che due dimensioni siano necessarie per descrivere correttamente questi problemi interpersonali. Queste due dimensioni sono chiamate bisogno di potere e bisogno di relazione e sono intese per essere ad angolo retto l’una rispetto all’altra (ortogonali), proprio come gli assi X e Y su un grafico. Sull’asse verticale Y c’è la dimensione del bisogno di potere che va da un alto bisogno di potere (dominanza) a un basso bisogno di potere (sottomissione). Sull’asse X c’è la dimensione del bisogno di relazione che va da un alto bisogno di relazione (affiliazione) a un basso bisogno di relazione (distacco).
La maggior parte dei disturbi di personalità può essere collocata in uno dei quattro quadranti che sono creati dall’intersezione delle linee di questi assi X e Y. Alcuni disturbi di personalità, come il Disturbo Borderline, sono considerati rimbalzare avanti e indietro tra due quadranti (vedi diagramma A). Al contrario, le personalità sane mostrano una gamma completa di approcci interpersonali e generalmente adattano il loro modo di relazionarsi agli altri in base alla persona, al tipo di relazione, alla situazione e alle circostanze. Così, possono interagire comodamente in ognuno dei quattro quadranti e modificare il loro stile interpersonale secondo necessità. Per esempio, probabilmente è meglio interagire sul lato leggermente deferente e sottomesso delle cose quando interagiamo con il nostro capo, ma probabilmente è meglio operare sul lato più dominante quando siamo genitori dei nostri figli. Ancora una volta vediamo che le personalità sane si distinguono per la flessibilità; in questo caso, la flessibilità interpersonale.