La bellezza dei magazzini tradizionali giapponesi, Kura
Nel Giappone tradizionale, specialmente durante l’era Edo, dato che la maggior parte degli edifici e delle strutture urbane/villaggi erano fatti di legno, gli incendi erano la rovina della società poiché un incendio avrebbe consumato un intero edificio e tutte le sue proprietà in pochi minuti.
“Kura” (in giapponese 蔵 o 倉), che significa “magazzino” o “storehouse”, divenne la soluzione di scelta per proteggere beni e proprietà contro una tale catastrofe. Erigere un magazzino fatto solo di cemento, pietre e un po’ di metallo sarebbe comunque costato una grande quantità di argento e oro e solo ricchi mercanti e nobili potevano permetterselo.
Naturalmente i “kura” sono di tutte le dimensioni ed è divertente scoprire quelli più piccoli nascosti tra le case nelle città o tra gli alberi in una grande proprietà agricola! Alcuni sono grandiosi e ben mantenuti, altri sono lasciati abbandonati esposti ai capricci dell’erosione naturale.
Un magazzino abbandonato in mattoni rossi a Jirou Cho, il vecchio quartiere del porto a Shimizu Ku, Shizuoka City.
Questi kura costano una fortuna per essere eretti ma sono anche estremamente costosi da abbattere. Perciò si possono ancora trovare molti abbandonati da ricchi proprietari che improvvisamente hanno dovuto andarsene, sono scomparsi o sono caduti in tempi difficili, specialmente nelle città portuali o nei quartieri ricchi delle grandi città tradizionali come Kyoto, Kanazawa, Fukuoka e così via.
D’altra parte non pochi sono stati mantenuti o riformati per ospitare aziende, negozi di vestiti come quello sopra a Shizuoka City, uno dei pochissimi edifici sopravvissuti alla seconda guerra mondiale in quella città, o ristoranti e caffè e persino librerie e gallerie d’arte.
Kura trasformato in un bistrot Izakaya/Japanesestyle a Shimada City
I “Kura” sono disponibili in due stili di base e molte dimensioni:
- Tutti costruiti in mattoni rossi, sebbene l’interno possa essere rinforzato con cemento, pietre, metallo o/e legno.
- Pietre e cemento ricoperti di intonaco bianco.
Un antico kura, probabilmente di proprietà di un ricco proprietario terriero, eretto su una base di pietra con il tradizionale disegno a grata intorno alla parte inferiore del primo piano.
Un kura abbandonato a Shizuoka City di proprietà della defunta Inoue sake Brewery.
Molte fabbriche di sake, di salsa di soia e di pasta di miso risiedono in kura propri.
Un tipico magazzino comprende due piani, anche se magazzini a un piano e a tre piani non sono rari.
Gli ingressi saranno limitati al minimo e anche kura molto grandi potrebbero averne solo uno al piano terra/primo piano, mentre le finestre sono quasi invariabilmente aperte all’ultimo piano. Le stesse finestre sono chiuse con pannelli dello stesso spessore delle pareti. Una volta chiuse diventano parte integrante delle pareti.
Poi Suzuki Honkei Sake Brewery in Shimizu Ku, Shizuoka City
Molti si troveranno a raggiungere case tradizionali giapponesi con lo stesso tetto fatto di tegole cotte al forno.
Magazzino riformato come piccolo museo e negozio di souvenir a Okabe, Fujieda City
Grande kura della Shinseido Company a Suruga Ku, Shizuoka City. Notare l’imponente pignone del tetto!
I “pioli” che si trovano spesso intorno alle pareti non servono per appendere le cose ma per controllare il corretto allineamento delle pareti dato che il terreno è soggetto a terremoti. Lo stesso vale per i pioli collegati al tetto. Una rottura nel collegamento diventerà un segno rivelatore che il tetto è deformato
Si possono notare queste piccole aperture alla base dei kura soprattutto in campagna. Il loro scopo è quello di controllare le fondamenta e l’eventuale acqua in eccesso.