Introduzione al Podcast di Atlas Obscura
Una delle città più famose di cui (probabilmente) non hai mai sentito parlare, Merv è stata la capitale di numerosi imperi e regni nel corso della sua storia lunga più di 4.000 anni.
Con abbondanti riserve d’acqua e una posizione estremamente strategica tra gli altipiani afghani e le pianure del deserto del Karakum, Merv era un ambito premio geografico per persiani, arabi, turchi e greci, compreso Alessandro il Grande, che l’autore romano Plinio il Vecchio sosteneva aver fondato per primo. Che sia vero o no, è indiscutibile che Merv si sia trasformata da semplice città-oasi a nesso amministrativo, commerciale e religioso per dinastie politiche che si estendevano dall’odierna Turchia all’Asia centrale, al Golfo Persico e oltre.
Con il passaggio di mano tra gli imperi successivi, la popolazione di Merv è aumentata fino a 500.000 persone durante il XII e XIII secolo, rendendola probabilmente la terza città più grande del mondo a quel tempo. Questo fino a quando Tolui Khan, il quarto figlio del famigerato conquistatore Gengis Khan, e il suo esercito mongolo entrarono in città nel 1221.
Tolui ordinò prontamente ai suoi soldati di uccidere tutti gli abitanti di Merv, tranne 400 artigiani relativamente fortunati che furono fatti prigionieri. In tutto, si dice che la distruzione mongola di Merv lasciò tra 700.000 e 1 milione di morti, comprese diverse centinaia di migliaia di rifugiati che avevano cercato riparo nelle vicinanze e furono travolti dalla carneficina. L’attacco segnò la fine del regno di Merv come importante punto di scambio sulla Via della Seta e preziosa capitale.
Oggi, tuttavia, la gloria di Merv risplende ancora una volta grazie agli sforzi del governo del Turkmenistan, degli accademici dedicati e dell’UNESCO, che ha dichiarato l’antica Merv patrimonio dell’umanità nel 1999 (il primo riconoscimento del Turkmenistan). Gli sforzi che ne sono derivati hanno portato alla luce migliaia di anni di storia un tempo perduta nel tempo, compresi gli insediamenti dell’età del bronzo che risalgono fino al 2500 a.C., così come numerose fortezze, mura medievali, mausolei, moschee e altro, tutti in vari stadi di conservazione. Le dimensioni della città e le sue rovine rendono Merv uno dei siti archeologici più impressionanti e complessi della Terra, consegnando un nuovo riconoscimento alla capitale mondiale un tempo famosa.