Il significato e l’origine dell’espressione: Shaggy dog story

Ott 14, 2021
admin

Storia di un cane arruffato

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Qual è il significato della frase ‘Shaggy dog story’?

Una storia lunga, improbabile e alla fine inutile, spesso raccontata in un tentativo di umorismo.

Qual è l’origine della frase ‘Shaggy dog story’?

Questa sembra essere una frase americana. La prima menzione di ‘shaggy dog story’ a stampa che posso trovare è nella rivista Esquire, maggio 1937:

“Uno dei modi più sportivi di scoprire quali non sono è quello di provare le storie di shaggy-dog su di loro.”

Perché la frase ‘shaggy dog story’ fu coniata è difficile da determinare. Presumibilmente, deriva da una storia reale ma improbabile su un cane arruffato. Ci sono alcuni contendenti per l’onore di essere la prima storia del genere.

Storia di un cane arruffatoPer quanto mi riguarda quella che è la fonte più probabile della frase proviene dalla penna dell’autore americano, allevatore di cani e giornalista – Albert Payson Terhune. Era un autore abbastanza celebrato di storie di animali, specialmente di cani, nei primi anni del XX secolo. La creazione più nota di Terhune fu Lad, il cane collie che fu protagonista, per così dire, di diversi libri popolari (e più tardi di un film), compreso il suo racconto Lad: A Dog del 1919. La successiva star canina Lassie è chiaramente modellata su Lad, che in Lad: A Dog affronta un serpente velenoso, salva un bambino storpio e impedisce che il fienile di famiglia venga bruciato.

Il 6 novembre 1926 il giornale canadese The Manitoba Free Press stampò un pezzo di Terhune, che scrisse come se fosse un vero racconto di un cane chiamato Lad – che viene descritto nel testo come un “cane ispido”. La storia, tediosamente dettagliata e tortuosa, rientra certamente nel concetto di “storia di un cane arruffato”, in quanto ci chiede di credere che l’eroe sia sopravvissuto alla fucilazione, alla bastonatura e alla sepoltura, e che sia tornato indietro di gran carriera. Il racconto è quello di un collie randagio a cui fu sparato per aver ucciso delle pecore e che l’autore afferma essere “vero in tutti i dettagli”. Si intitola The Strangest Dog Story I Know:

“Ho legato Lad ad un albero” disse, “con un sacco di buon filo di ferro robusto. Poi gli ho sparato tre volte in testa, a distanza ravvicinata. Poi gli ho martellato la testa con una mazza. Poi ho scavato una fossa profonda due piedi e l’ho sepolto. Non ha sofferto, però. Non si è mai mosso dopo il primo colpo”…

“Immaginate il mio stupore, domenica mattina, tre giorni dopo, quando mio figlio piccolo si precipitò nella mia stanza, gridando:
“Papà, Laddie è tornato. Ha ancora il filo di ferro intorno a sé e ha un grosso buco nel collo! Ed è tutto coperto di terra”. Il cane era lì in piedi sulla veranda”…

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