Hydrox (gas respirabile)

Ago 7, 2021
admin

Anche se il primo uso riportato dell’idrogeno sembra essere di Antoine Lavoisier (1743-1794), che lo fece respirare alle cavie, i primi usi effettivi di questo gas in immersione sono solitamente attribuiti alle prove dell’ingegnere svedese Arne Zetterström nel 1945.

Zetterström dimostrò che l’idrogeno era perfettamente utilizzabile a grandi profondità. A seguito di un errore nell’uso dell’attrezzatura di superficie, morì durante un’immersione dimostrativa. Lo studio dell’idrogeno non fu ripreso fino a diversi anni dopo dalla Marina degli Stati Uniti e dalla Compagnie maritime d’expertises (Comex), inizialmente durante i loro esperimenti Hydra I e Hydra II, nel 1968 e 1969. Comex sviluppò successivamente delle procedure che permettevano immersioni tra i 500 e i 700 metri di profondità, respirando miscele di gas a base di idrogeno, chiamate hydrox (idrogeno-ossigeno) o hydreliox (idrogeno-elio-ossigeno).

Immersioni commemorativeModifica

Nel luglio 2012, dopo circa un anno di preparazione e pianificazione, i membri della Swedish Historical Diving Society e il Royal Institute of Technology Diving Club, hanno eseguito una serie di immersioni hydrox in memoria di Arne Zetterström, che fu accidentalmente ucciso durante la risalita dal suo record di immersione utilizzando hydrox nell’agosto 1945. Le immersioni commemorative sono state eseguite utilizzando la stessa miscela respiratoria di 96% idrogeno e 4% ossigeno che fu sviluppata e testata da Zetterström negli anni ’40. Le immersioni sono state fatte ad una profondità di 40 metri (130 piedi), appena sufficiente per essere in grado di utilizzare la miscela di gas senza ossigeno. Il capo progetto Ola Lindh ha commentato che per ripetere il record di Zetterström la squadra avrebbe dovuto fare un’immersione a 160 metri, e ancora oggi un’immersione a quella profondità è considerata estrema.

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