Cory Morrow non è diventato una leggenda texana per essere tranquillo. Canta di spogliarelliste e di Gesù con uguale fervore. Mentre questa dicotomia può lasciare perplessi quelli su entrambi i lati dell’equatore morale – la risposta è in realtà molto semplice. Cory Morrow è meravigliosamente e scomodamente trasparente. Dai giorni imbevuti di birra e carichi di cocaina della sua prima carriera, alla parte più sobria e spirituale del viaggio di oggi, una cosa di Morrow non è mai cambiata – come va la vita di Cory, vanno le canzoni di Cory – e questo non è mai stato più evidente che nella sua ultima uscita in studio “Whiskey & Pride”.

Il disco, impostato per cadere nel settembre 2018, è una miscela aggressiva del primo suono Morrow con una prospettiva attuale. Sensazioni vintage da un cuore e una mente in evoluzione. La title track, “Whiskey & Pride” presenta l’antica lotta dell’amore contro l’ego e si muove abilmente a cavallo della linea del sermone e dell’autoironia. Il colpo di scena arriva sotto forma di uno specchio dietro un bar che rivela la vera identità dell’accusatore. Il brano, che è anche il primo singolo rilasciato, presenta la strumentazione in stile Texas Country prevalente nei primi giorni di Morrow, incluso il fenomeno della steel guitar e produttore di “Whiskey & Pride”, Lloyd Maines.