Ho vinto la Western States 100-Mile Endurance Run 14 volte

Gen 5, 2022
admin

Il corridore: Ann Trason

Età: 54

San Francisco, CA

Da bambina, avevo una tonnellata di energia di cui i miei genitori non sapevano cosa fare. Quindi non è una sorpresa che quando mio padre ha visto un annuncio sul giornale per un club di atletica, mi ha iscritto, sperando che la corsa avrebbe bruciato la mia energia extra. Non aveva idea che una decisione avrebbe cambiato il corso della mia vita per sempre.

Quando ho iniziato a correre, amavo l’aspetto sociale di essere in una squadra. La corsa era il momento in cui potevo stare con le mie amiche, divertirmi e spingere me stessa. Mi sentivo viva quando correvo, sempre alla ricerca della prossima sfida.

A 24 anni, dopo aver finito un triathlon half-Ironman, stavo leggendo la rivista Competitor e ho visto un annuncio per la American River 50-Miler. Mi sono iscritto e il giorno della gara ho visto una triatleta professionista che avevo ammirato allinearsi accanto a me. Mi ha dato un’occhiata, ha sogghignato e ha detto: “Sembri un coniglio”. Ero sbalordito. Ripensando ai sentimenti feriti, mi sono detto: “O morirai su questo percorso o la batterai”. Anche se le temperature soffocanti hanno reso le condizioni difficili, ho continuato non solo a superare lei, ma l’intero campo e ho stabilito un record del percorso nel processo.

Ho continuato a correre ultra dopo quel giorno e alla fine ho trovato la mia strada per la famosa gara Western States 100. Nei miei primi due tentativi, ho dovuto abbandonare. Ho fatto tutti gli errori possibili e mi sono imbattuto in problemi alle articolazioni e nella disidratazione. Ma la terza volta è stata quella buona. Alla fine ho finito e vinto la gara.

Sono tornato alla Western States 100, vincendola 14 volte e detenendo un record del percorso di 17:37:51 per 18 anni (fino al 2012 quando Ellie Greenwood ha battuto il mio record). Anche se i miei giorni di gare competitive potrebbero essere passati, il percorso occupa un posto magico nel mio cuore. È per questo motivo che ritorno ogni anno, ma ora corro per restituire agli altri corridori. Che si tratti di accompagnare un amico o di presentarsi il giorno della gara per aiutare i corridori che ancora non conosco, è il cameratismo che sentivo da ragazzina, e che sento ancora, che mi fa venire voglia di continuare.

Giochi della mente
Come si fa ad affrontare una gara di 100 miglia? Trason spiega: “Quando corro una gara, faccio molti giochi nella mia mente. Mi piace pensare ai chilometri come a delle epoche. Quando corro una 100 miglia, so che se mi prendo cura di me stesso al punto di 50 miglia, o mezza età nel mio gioco, potrò godermi una buona pensione, dopo il miglio 62, e avere una buona corsa fino alla fine.”

La corsa mi ha insegnato che solo io posso determinare il mio successo. Non lascio che siano gli altri a definire i miei risultati, piuttosto corro per essere un me stesso migliore. Sono fortunata ad aver scoperto la mia passione, l’ho inseguita e ho trovato me stessa lungo la strada.

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