Gli effetti del mannitolo sull’edema cerebrale dopo un grande infarto cerebrale emisferico
Abstract
Obiettivo: Per valutare l’effetto di una singola grande dose di mannitolo sugli spostamenti del tessuto della linea mediana dopo un grande infarto cerebrale.
Sfondo: Teoricamente, l’uso di mannitolo nei più grandi infarti cerebrali può ridurre preferenzialmente il tessuto cerebrale non infartuato, aggravando così gli spostamenti della linea mediana e peggiorando lo stato neurologico. Per testare questa teoria, abbiamo studiato pazienti con infarti emisferici utilizzando la risonanza magnetica continua e sequenziale durante la somministrazione di una singola dose di mannitolo.
Metodi: I pazienti con deterioramento neurologico da infarti completi dell’arteria cerebrale media (MCA) e l’evidenza CT di almeno 3 mm di spostamento della linea mediana sono stati studiati utilizzando T1 ponderata tridimensionale multiplanare rapida acquisizione gradient echo set di dati acquisiti a intervalli di 5 a 10 minuti prima, durante e dopo un 1.5 gm/kg bolo infusione di mannitolo. Gli spostamenti orizzontali e verticali sono stati calcolati con metodi precedentemente descritti. Glasgow Coma Scale (GCS) e MCA Stroke Scale (MCASS) sono stati misurati prima e dopo la somministrazione di mannitolo. I cambiamenti medi negli spostamenti dei tessuti sono stati confrontati utilizzando misure ripetute analisi della varianza. Le variabili cliniche sono state confrontate utilizzando test t appaiati.
Risultati: Sono stati arruolati sette pazienti. Il cambiamento medio finale nello spostamento della linea mediana rispetto allo spostamento iniziale era 0,0 ± 1 mm per l’orizzontale (F = 0,06, p = 0,99) e 0,25 ± 1,3 mm per lo spostamento verticale (F = 0,06, p = 0,99). Mentre i punteggi medi del gruppo non sono cambiati, MCASS è migliorato in due, GCS è migliorato in tre, e la reattività della luce pupillare è tornata in due pazienti. Nessun paziente è peggiorato.
Conclusioni: Il mannitolo acuto usato in pazienti con edema cerebrale dopo un grande infarto emisferico non altera gli spostamenti della linea mediana del tessuto né peggiora lo stato neurologico.
Conclusioni