Giuda 1:9 Versi paralleli [⇓ Vedi commento ⇓]
Nel verso precedente, Giuda si riferiva a coloro che “bestemmiano” gli esseri celesti, compresi gli angeli. Qui, cita l’esempio dell’arcangelo Michele. Michele è presentato nella Scrittura come l’angelo capo nel combattere il diavolo (Daniele 10:13, 21; 12:1; Apocalisse 12:7-9). In questo incidente, Michele rifiutò di usurpare l’autorità di Dio, il che è in contrasto con l’audacia dei falsi insegnanti di calunniare le autorità e gli angeli.
Questa storia proviene dalla tradizione ebraica, come registrato in un libro non scritturale intitolato L’Assunzione di Mosè. Nel contesto che Giuda sta usando, non ha molta importanza se si tratta di un evento storico reale o semplicemente di un esempio tratto da una storia tradizionale. Il riferimento di Giuda non implica che L’Assunzione di Mosè sia infallibile, solo che questa era una storia conosciuta dai suoi lettori. Il punto chiave qui è che Michele, nonostante fosse lui stesso un essere potente, si rifiutò di calunniare il Diavolo. Questo dimostra l’arroganza degli apostati di cui parla Giuda. Sono così presuntuosi da fare ciò che nemmeno un arcangelo farebbe!
Mose, il capo di Israele durante l’esodo dall’Egitto, fu sepolto dal Signore in un luogo sconosciuto (Deuteronomio 34:1-6). Secondo il racconto tradizionale, Michele e il Diavolo avevano ingaggiato una disputa sulla sepoltura del corpo di Mosè, ma Michele non voleva calunniare il Diavolo. Invece, si arrese all’autorità di Dio confidando che fosse Lui a rimproverare il diavolo. Non conosciamo i dettagli della disputa, ma Dio potrebbe aver assegnato a Michele il compito di custodire la tomba di Mosè, e il diavolo potrebbe aver voluto rubare il corpo di Mosè per farne un oggetto di culto.