Abstract

Se la nostra interpretazione del neomalthusianismo è corretta, esso non è teoricamente avverso al suo avversario più antagonista, cioè l’espansionismo. Le sue radici nell’antropologia liberale hobbesiana lo portano in stretta vicinanza teorica con l’espansionismo, poiché anch’esso è essenzialmente una teoria liberale hobbesiana della natura umana e della società. L’espansionismo esposto da R. Buckminster Fuller, John Maddox, Wilfred Beckerman e Herman Kahn non è una corrente di pensiero normalmente associata alla teoria ecologica se non come una veemente critica della teoria ecologica in generale e del neomalthusianesimo in particolare. I temi dell’ecologia, dell’ambiente, delle risorse naturali sono molto presenti negli scritti di questi autori anche se non per un senso di urgenza di salvarli dal collasso imminente come nel caso del neomalthusianesimo. L’argomentazione generale di base è che l’attuale forma di espansione economica non pone alcuna minaccia alla vitalità dell’ambiente ma, al contrario, contiene la chiave per la soluzione di qualsiasi problema legato all’ambiente, comunque e quando possa sorgere.