Come funzionano i DVD
I DVD hanno lo stesso diametro e spessore dei CD, e sono fatti usando alcuni degli stessi materiali e metodi di fabbricazione. Come un CD, i dati su un DVD sono codificati sotto forma di piccoli buchi e protuberanze nella traccia del disco.
Un DVD è composto da diversi strati di plastica, per un totale di circa 1,2 millimetri di spessore. Ogni strato è creato dallo stampaggio a iniezione di plastica di policarbonato. Questo processo forma un disco che ha microscopiche protuberanze disposte come una singola, continua ed estremamente lunga traccia a spirale di dati. Più avanti sulle protuberanze.
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Una volta formati i pezzi trasparenti di policarbonato, un sottile strato riflettente viene sputato sul disco, coprendo le protuberanze. L’alluminio è usato dietro gli strati interni, ma uno strato d’oro semi-riflettente è usato per gli strati esterni, permettendo al laser di concentrarsi attraverso gli strati esterni e su quelli interni. Dopo che tutti gli strati sono stati fatti, ognuno viene ricoperto di lacca, schiacciato insieme e polimerizzato sotto la luce infrarossa. Per i dischi a un solo lato, l’etichetta viene serigrafata sul lato non leggibile. I dischi a due lati sono stampati solo sull’area non leggibile vicino al foro centrale. Le sezioni trasversali dei vari tipi di DVD completati (non in scala) hanno questo aspetto:
Ogni strato scrivibile di un DVD ha una traccia di dati a spirale. Sui DVD a singolo strato, la traccia gira sempre dall’interno del disco verso l’esterno. Il fatto che la traccia a spirale inizi al centro significa che un DVD a singolo strato può essere più piccolo di 12 centimetri, se lo si desidera.
Quello che l’immagine a sinistra non può farvi capire è quanto incredibilmente piccola sia la traccia dei dati – solo 740 nanometri separano una traccia dalla successiva (un nanometro è un miliardesimo di metro). E le protuberanze allungate che compongono la traccia sono larghe 320 nanometri ciascuna, lunghe almeno 400 nanometri e alte 120 nanometri. La figura seguente illustra la visione delle protuberanze attraverso lo strato di policarbonato.
Si legge spesso di “buchi” su un DVD invece che di protuberanze. Appaiono come buche sul lato in alluminio, ma sul lato da cui il laser legge, sono protuberanze.
Le dimensioni microscopiche degli urti rendono la traccia a spirale su un DVD estremamente lunga. Se si potesse sollevare la traccia dati da un singolo strato di un DVD, e allungarla in linea retta, sarebbe lunga quasi 7,5 miglia! Ciò significa che un DVD a due lati e due strati avrebbe 30 miglia (48 km) di dati!
Per leggere urti così piccoli è necessario un meccanismo di lettura del disco incredibilmente preciso.