Autodiagnosi
L’autodiagnosi è il processo di diagnosticare, o identificare, condizioni mediche in se stessi. Può essere assistita da dizionari medici, libri, risorse su Internet, esperienze personali passate, o riconoscendo sintomi o segni medici di una condizione che un membro della famiglia ha avuto in precedenza.
L’autodiagnosi è incline all’errore e può essere potenzialmente pericoloso se vengono prese decisioni inappropriate sulla base di una diagnosi errata. A causa dei rischi, l’autodiagnosi è ufficialmente scoraggiata da governi, medici e organizzazioni per la cura dei pazienti. Anche i medici sono scoraggiati dall’impegnarsi nell’autodiagnosi, perché anche i medici fanno errori nella diagnosi di se stessi. Se l’autodiagnosi è sbagliata, allora la diagnosi errata può risultare in un’assistenza sanitaria impropria, inclusi trattamenti sbagliati e mancanza di cure per condizioni gravi.
Uno dei maggiori pericoli dell’autodiagnosi nelle sindromi psicologiche, è che si può perdere una malattia medica che si maschera come una sindrome psichiatrica. L’autodiagnosi mina anche il ruolo del medico, il che non è il modo migliore per iniziare la relazione. Poi c’è il fatto che possiamo conoscere e vedere noi stessi, ma a volte, abbiamo bisogno di uno specchio per vederci più chiaramente. Con l’autodiagnosi, si può perdere qualcosa che non si vede. Un altro pericolo dell’autodiagnosi è che si può pensare che ci sia più di quanto non ci sia in realtà. L’autodiagnosi è anche un problema quando si è in uno stato di negazione dei propri sintomi.
Tuttavia, l’autodiagnosi può essere appropriata in certe circostanze. Tutti i farmaci da banco (senza prescrizione) sono offerti sul presupposto che le persone sono capaci di autodiagnosi, determinando prima che la loro condizione è improbabile che sia grave e poi il possibile danno causato da un farmaco errato minore. Alcune condizioni hanno maggiori probabilità di essere auto-diagnosticate, specialmente condizioni semplici come pidocchi e abrasioni della pelle o condizioni familiari come crampi mestruali, mal di testa o il comune raffreddore.
Condizioni complesse per le quali i farmaci sono pesantemente pubblicizzati, comprese condizioni come l’ADHD negli adulti, presentano una situazione più difficile. Il marketing diretto al consumatore di farmaci è ampiamente criticato per promuovere un’autodiagnosi inappropriata. Un’altra condizione che viene comunemente auto-diagnosticata è l’intolleranza al glutine.